Interviste sulla bellezza del corpo (virtuale) Parla Mexi Lane. #1
Ho avuto modo di discutere spesso di quale forma, in quale corpo rappresentarsi e così creare il proprio gemello virtuale.
La definizione di Digital Twin è illuminante, non solo per comprenderne il significato, ma in questo nostro caso, anche le implicazioni estetiche che riguardano la bellezza.
“Un gemello digitale è una replica virtuale di risorse fisiche, potenziali ed effettive (gemello fisico) equivalenti a oggetti, processi, persone, luoghi, infrastrutture, sistemi e dispositivi.
Dunque, il gemello non è solo ciò che attiene alla persona con tutta la sua identità, il suo carico di memoria, il suo aspetto nello stato in cui è Hic et Nunc nella realtà oggettiva della nostra dimensione spazio-temporale (non entro nel merito dell’entanglement e nella fisica subatomica che si entra in un ginepraio inestricabile di paradossi dimensionali, anche se sarebbe divertente…), ma il gemello digitale è QUALUNQUE cosa / entità / processo / sistema / dispositivo, ecc. sia riflesso in una realtà virtuale.
Cosa comporta dunque il gemellaggio? Presuppone una perfetta aderenza? Oppure è possibile trasferire unicamente o in parte alcune delle caratteristiche di cose, entità, ecc. in modo da poterne alterare aspetto e funzioni ma non il senso?