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Un incontro tra visioni comuni su aspetti della nostra contemporaneità. E anche del futuro.


Abbiamo iniziato venerdì scorso, 23 aprile la collaborazione con Filodiritto, un web magazine dedicato, ovviamente a sviluppare le tematiche del diritto, ma con uno sguardo che spazia sui temi della cultura e della scienza, del costume, della politica, della cronaca e ovviamente anche dell’innovazione tecnologica.
L’incontro fra i Digital Guys e Antonio Zama, che di Filodiritto è Direttore, ha fatto emergere in diverse discussioni preparatorie a questo primo articolo. Una visione comune che sembrerebbe difficile, date le competenze così diverse tra quelle che appartengono a chi si occupa di legalità da chi si occupa di comunicazione.

Eppure, i punti di contatto sono molti e la visione è comune su tanti aspetti della nostra contemporaneità e anche del futuro.
Abbiamo una comunanza di idee sulla centralità del ruolo della cultura dell’innovazione nel processo di rinnovamento della nostra società e della nostra economia ora così provata. Abbiamo la convinzione comune che solo adottando un approccio etico all’innovazione noi potremo innescare i processi di transizione digitale ed ecologica (le due cose sono intimamente legate) che sono fra gli obbiettivi più ambiziosi del nostro futuro comune come paese.

Nelle nostre discussioni ci siamo posti anche il problema del taglio col quale avremmo parlato dei nostri temi nel contesto di un prodotto editoriale che certamente non è né una fanzine né una paludata pubblicazione accademica. Abbiamo così concordato di affrontare i nostri temi con un taglio giornalistico, dunque né troppo scientifico, né troppo tecnologico, ma parlare con leggerezza e (spero) intelligenza delle tematiche che sono al centro dell’attenzione dei Digital Guys: tecnoumanesimo, virtualità, etica digitale, neuromarketing, il mix ad alto esplosivo che i Digital Guys trattiamo dal suo interno, come ci ricorda il nostro manifesto “adottando la tecnologia non solo come professione, ma come stile di vita. Sia immigrato o nativo, la trasformazione digitale parte sempre dall’esperienza personale”.

Per noi essere Digital Native non è una scelta obbligata dalle contingenze. Non ci poniamo il problema di scegliere il digitale come alternativa, ma come conseguenza della realtà concreta che vede milioni di persone vivere inlife, quotidianamente, le loro esperienze, il lavoro, le emozioni.

Noi vogliamo parlare di tecnologie, pratiche e attitudini che il Covid ha fatto riemergere o accelerare nel lavoro e nella società. Avremo dunque deciso di seguire due filoni che proseguiranno appaiati e che porteranno alla realizzazione di webinar/workshop.

Il primo, “Dalle tecnologie della condivisione alle tecnologie dell’identità” parlerà del passaggio dalla comunicazione social della “bacheca” alla comunicazione della videochat e all’emergere di nuovi canali live con una attenzione particolare agli aspetti che riguardano come ci rappresentiamo in rete

Il secondo “Dalle tecnologie della conoscenza alle tecnologie esperienza “parlerà dello stato dell’arte delle tecnologie Social VR e delle opportunità promesse dalla esperienza virtuale per migliorare ed evolvere le tecnologie utili alle aziende per la collaborazione, la formazione, il marketing.

sicuramente poi andremo ad affrontare altri temi di primo piano, che sviluppano e proseguono il nostro pensiero rispetto alla transizione digitale.

Culturally reflective technology: dialoghi fra etica, cultura e tecnologia.
La transizione digitale non è solo questione di hardware e di software. Algocrazia, capitalismo di controllo, GIG economy sollevano problemi etici, psicologici e culturali a cui non si può essere indifferenti.

Blockchain society: il controllo condiviso del consenso.
Proof-of-work, proof-of-humanless. La società sta per essere sottoposta ad una tecnologia che promette di risolvere la distorsione della concentrazione del controllo digitale nelle mani delle big tech corporation. Mettiamo al vaglio della realtà le promesse di una tecnologia rivoluzionaria ma che ha ancora molto da imparare.

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