incontri con: Pietro Valle e Fernando Mosca; Ming Li e Andrea D’Antrassi
Non ci potrebbero essere playlist più diverse quelle che abbiamo presentato nelle ultime due puntate di Radiodesign e che ora, con colpevole ritardo pubblico in un’unica soluzione. Prima di parlare della musica dei quattro intervistati, spendo due parole sull’esperienza che stiamo facendo, Danilo Premoli e il sottoscritto con questo Podcast. Non mi aspettavo la facilità con la quale stiamo affrontando una pratica e una tecnologia nuova per noi. È la messa in pratica di un approccio che ci ha da sempre contraddistinto: essere “Forti con le tecnologie deboli”..
È la riconferma che la tecnologia, soprattutto quelle di fascia bassa, consumer, spesso open source, altre volte proposte come bundle, poco più che commodity, sono veramente abilitanti, riescono ad attivare quasi immediatamente percorsi di conoscenza, attivare e sviluppare abilità altrimenti prima, in forma analogica, per nulla facili da percorrere. Quando mai in tempi pre digitali di massa avrei pensato di condurre, registrare, editare e pubblicare una trasmissione radiofonica vera e propria, o quello che oggi chiamiamo podcast partendo da zero, senza formazione, a zero budget e in una settimana? Certo, l’accesso è facilitato, dunque il primo gradino è facile farlo. Ci sono intoppi ed errori, ma si rimedia facilmente. E’ la professionalizzazione il passaggio più difficile, il secondo gradino nel quale si entra in profondità nell’argomento ad essere lo scoglio superabile con gli strumenti classici dell’apprendimento: lo studio, l’applicazione, i bravi maestri. Di li Non si sfugge.
Tornando ai nostri, scoriamo quattro playlist veramente originali, quattro impronte digitali (nel pieno doppio senso del termine) che non possono essere confuse, toccano rock progressivo, Pop, Indie, Lirica, Sud Americana, Disco… e tutte magicamente, dico io, coerenti. Non c’è che da ascoltarle.